“Terra” di Lady P
Mani nella terra
terra nelle mani
sbriciolando calore
si emozioni riarse
Tatto scomposto
sotto le unghie
un fastidioso
nuovo sentore
di granelli insidiosi
ma scioglibili
in una linfa di vita
Abiti sparsi
e la schiena fredda
morbidamente accolta
dal più atavico lenzuolo
sporco di essenza
e dannatamente vero
Mani strette
sul seno stranito
caldo ancora caldo
sulla pelle
Desideri al guinzaglio
che pascolano
attingendo colori
dal rosso al ruggine al
giallo screziato
fiammato di autunno
nascente
sdraiati
rolotanti
curiosi
di un’esistenza qualunque
Contatti inventati
umido germoglio dei sensi
assurde
invenzioni
pugni chiusi
di delirio invadente
amplessi
sognati
e negati
ricostruiti da memorie vaganti
Zingare emozioni
del non essere
e terra umida
intimamente complice
di contatti inventati
Mi rotolo
lentissimamente
nell’ancestrale fonte
di qualsivoglia vita
ammiccando
a prati spontanei
e margherite fragili
Zolla come zolle
terra come terra
vivente
da strofinare nei palmi
Orto
da irrigare di attesa
calore vivo
scaldato da un sole
prepotente
e innaffiato dagli occhi
Umida polvere
da stringere forte
per sporcarsi le mani
Sepolta vergine
falciata meretrice
rotolante fieno
su terra riarsa
a fare capriole
nel fango asciutto
vaneggiando
carezzevoli piogge
e temporali
di dita sulla schiena
fertili labbra
su intimi germogli
e intense linfe
che promettano
il raccolto
Pioverà.