“Caleidoscopio” di Lady P

Attesa smeraldo

Arrossata di toni di arancio

Dal caldo sapore di un forse

Rugiada bianca nell’attesa

Imperla la fronte

Scandendo minuti e secondi

Nero nell’anima e rosso nei sensi avvampati

Fermoimmagine seppia

Quasi una foto d’autore

Di tanti anni fa

Nel tempo di un attimo immobile

Un breve messaggio sospeso

Nei toni di un vivo turchese

Screziato da fulmini chiari

Come marmo pregiato

È il solito  sì, l’amaranto si scioglie

In morbide pieghe di rosa

E guizza quel giallo solare

Scaldando di fuoco il mio fuoco

Si infuria di scandali viola

Quel terremotato pensiero

E l’indaco scivola in basso

Lasciandolo giù per le scale

La doccia cristalli di azzurro

Cangiante in milioni di pixel

Profumo già caldo nell’aria

Di terra di siena bruciata

Il rosso rubino le labbra

Già morbide di desideri

Già intingo le dita impazienti

In umidi anfratti

Già invento contrasti di luci

Nell’aria che attende

La sera è una tela preziosa

Su cui ricamare colori

Solfeggio le mie pennellate

Mischiando le tue gradazioni

Con tratti di nero e di fuxia

Sugli occhi socchiusi di azzurro

Dipingo drappeggi di cielo

Nell’intima seta accogliente

Fiammate dei rossi più caldi

Come un autunno incendiato

scurissimo il cielo stanotte

in attesa di artisti di strada

arrivi e ti tuffi nel verde

di un prato che attende scintille

di vivide luci di giallo

e tocchi suadenti e decisi

di rosso scarlatto

i brividi come pennelli

delicati e violenti

che premono forte o accarezzano

quella trepida tela

mischiando l’azzurro di un bacio

con il giallo dorato di carezze profonde

e afferrando quel verde nascente

rigoglioso di ebbrezza

titillando quei soffici rosa

per ricalcarne i contorni

noi

stravaganti pittori dei  sensi

autori ogni notte di un  sogno

di un’opera d’arte  impensata

e così unica

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