“Gomitolo di luce” di Lady P
Aggrappata al tuo corpo
come un acrobata in bilico
volteggiando respiri
le ciglia come uncini
su occhi sgranati
e un tamburo nel petto
che rimbomba esistenza
sconosciuta e ribelle
incredulo scorrere
di sangue nuovo
in vene stritolate
da un pensiero inedito
ed assente
morbidezza di stelle
e scivolare di broccati
sulla pelle
memorie sgretolate
e lontanissime
di una giovinezza
sbadigliata di errori
e un tuffo virtuoso
da una rupe altissima
in acque trasparenti
di candore perverso
a raggiungere coralli irreali
dai colori cangianti
carne incastonata di mani
come diamanti nell’oro
membra plasmate
da piroette di fiamma
nel ventre contratto
e zampilli di sole
ad avvolgerti il viso
come una pioggia d’estate
spilli di grida sulle spalle voltate
roventi di un autunno incandescente
acre sapore di immortalità
dalla dolcezza accanita e rabbiosa
di un’altalena di sensi impazziti
tra terra umida
e grappoli di nuvole nell’aria
E il regalo di te
come un sorriso che esplode
in un cielo perfetto
luna araba di mille vite
a sfilacciare il mio corpo
in un gomitolo di luce
per tessere un’alba
immaginata nel mai
un grazie infinito Jacopo, è il più bel complimento che ho ricevuto…ne sono davvero onorata
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hai una forza straordinaria con le parole, leggere quello che scrive equivale ad incamerare una bella dose di calore, brava!
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grazie Jacopo per questo tuo primo passaggio nel mio blog, immagino tu ti riferisca all’autrice della poesia, Lady P…:-)
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Un’alba che arriverà nel suo splendore e stupirà gli sguardi che increduli l’adoreranno
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🙂
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