“Ogni promessa” di Andrea Bajani, recensione di Daniela Domenici
Ho avuto modo di apprezzare Andrea Bajani qualche anno fa quando è venuto a Zafferana, alle pendici dell’Etna, per ritirare il premio Brancati per il suo libro “Se consideri le colpe”, ero nel pubblico come recensore dell’evento; http://www.wikio.it/article/72799641
lo ritrovo oggi con questo suo recente “Ogni promessa”, edito da Einaudi.
E’ un’opera che definirei, musicalmente, ad “andamento lento” con un’attenzione ai particolari assolutamente inusuale e un uso dello “stream of consciousness”, il flusso di coscienza stupendo segnalato graficamente con l’iniziale maiuscola della prima parola del pensiero: un escamotage perfetto.
Dalla seconda di copertina che mi trova pienamente concorde: “Sono i ricordi degli altri che dentro di noi non trovano appiglio come promesse tradite dal tempo. Con una scrittura tesa e tersa fino alla poesia Andrea Bajani ci racconta la responsabilità e la difficoltà di ricordare…”: e il protagonista di questo libro, Pietro, si fa carico di dare un volto e una voce ai ricordi di Mario e Olmo che hanno vissuto come soldati la tragedia della seconda guerra mondiale in Russia facendo un viaggio là dove il loro dolore è iniziato cambiando la loro vita; ma è anche un percorso interiore di Pietro per capire meglio i silenzi di Sara, sua moglie, e rivivere la sua infanzia e adolescenza con flashbacks che si alternano alla realtà vissuta al presente.
Pietro prende la decisione di andare a Rossos sul Don dopo che all’inizio dell’estate proprio l’ultimo giorno di scuola (lui è un insegnante) la sua vita è colpita da due addii imprevisti: Sara lo lascia e suo nonno Mario muore. E’ un viaggio a ritroso per ricordare e riempire i vuoti della memoria, riallacciare i fili e trovare un senso che, forse, si annida tra le mancanze e le omissioni, il non detto: forse finalmente nasceranno risposte impreviste a domande mai poste.
Grazie Daniela, mi piace molto Andrea Bajani, il primo di cui parli l’ho finito due giorni fa e il secondo lo sto leggendo adesso, penetra nell’animo!
"Mi piace""Mi piace"
ne sono felice, Monica 🙂
"Mi piace""Mi piace"