Cronaca nera e rispetto della privacy
Mi è arrivata ieri la notizia che, purtroppo, una persona che conoscevo, nella città in cui ho abitato per trent’anni in Sicilia, è stata trovata morta e pare si tratti di un omicidio perché non si trova l’arma del delitto.
A parte il dispiacere umano che si può provare a una notizia simile anche se la persona non rientrava tra le amicizie, dopo aver letto l’articolo di cronaca nera scritto sul quotidiano online della città (la voce “più autorevole” secondo il creatore e gestore ma non secondo la sottoscritta che ne predilige un altro), mi chiedo fino a dove arrivi il dovere di cronaca, anche se nera, e dove inizi il rispetto della privacy.
Che diritto ha il giornalista a tirare in ballo nell’articolo l’ex moglie, addirittura col nome di battesimo, e i figli solo perché li conosce bene (e anche io perché è mia coetanea e i figli andavano a scuola con i miei)?
A che pro mettere in piazza tutto questo invece di limitarsi a descrivere i fatti nella loro nuda e cruda drammaticità?
Perché non limitarsi a cercare di capire cosa possa essere successo perché questa persona sia stata uccisa e in modo così brutale?
Questo, secondo me, è il dovere di cronaca, la pura narrazione dei fatti per conoscenza dei lettori e avanzare, semmai, qualche ipotesi sulle motivazioni ma non più di tanto perché gli organi competenti svolgeranno le loro indagini e arriveranno alle loro conclusioni.
Il mio abbraccio di vero cuore alla vedova e ai figli.
è banale..ma la tristezza grande è che tutto fa spettacolo.anche il dolore..anzi, ultimamente..soprattutto il dolore
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purtroppo :-(((
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ci meravigliamo di un giornalista di cronaca locale, che non ha fatto altro che mettere un nome di battesimo? che dire allora dei vari delitti ancora irrisolti per i quali ogni giorno ci massacrano le orecchie (per non dire altro) le tv di stato? e lì dov’è il rispetto della privacy???
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ma io anche per questo ho spento la tv più di dieci anni fa e non ho neanche il televisore, Antonella, perchè non voglio essere massacrata…:-(((
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Questo non è più il tanto invocato “dovere di cronaca”….così si passa sopra il privato delle pesone, il loro dolore, la loro sensibilità tanto più poi se si tratta di bambini. Al giornale o al giornalista starebbe bene una bella denuncia………
Quanto poco rispetto per la persona – qualsiasi persona…..
Hai fatto bene a scrivere….lo hai mandato anche al giornale in questione?
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no, Fausta, non gliel’ho mandato, non mi va…
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