“La scelta” di Lady P
Abbandonata da me
per potermi abbandonare
agli impulsi
reticente pianeta
a far parte di galassie
sottovuoto
a confondere anni
miniature di secoli
trascorsi o da trascorrere
La vita stretta nelle mani
da soffocarla di grida
a stravolgere minuti ore giorni
e ribaltare concetti
imparati a memoria
stanchi
dopo una lunga corsa
solitaria e confusa
a raccattare briciole
e seminarle
Piccolo pollicino insulso
senza traccia lasciata
ne’ da lasciare
ad alcuno
Una scelta in un attimo
prendere o lasciare
vivere o morire
salvarmi o salvarti
…così
senza pensare a nulla
tranne alla tua pelle
al nostro contatto di mente
e di brividi
al lago dei tuoi occhi
e alla fiamma dei miei
riflessa nella tua
quasi da impazzire
da spegnere
con secchiate di vita
o tenere accesa
tuttavia
fiaccola
da innaffiare di umori
e suoni intermittenti
sul cammino
Il dopo
non ha voce
è solo scandito
da minuti
di esistenza inventata
come un sogno deforme
che per qualche
trampalata magia
mi calza come un guanto
e mi accarezza i pensieri
come una madre un bambino
che adora
Bellissima! E “visiva”, piena di immagini dolci, forti, intriganti…. in una “miniatura di secoli” che è tutta una vita, passato, presente e futuro…..
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Il dopo non esiste, esiste ora, adesso, grande poesia come tutte.
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