Solfeggi, di Lady P

Lontanissimi

i frastuoni della vita

Di qualsivoglia vita

Butto sul piatto

brandelli di risa

sguardi e parole

e qualche silenzio

che urla

Tu rilanci di brividi

al buio

abilità sopraffina

nel volermi volere

volando basso

a sfiorare i miei fianchi

di sciroppo di datteri

Arraffi il piatto

vorace

predatore sinuoso

di allusioni velate

o anche no

Aforismi in crescendo

e mani immerse

in respiri immobili

e velocissimi

Consistenza irrisolta

di pelle fragile

che trema e vacilla

di aria

talmente densa

da inciderla

Quasi un subdolo gioco

svelato

tasti bianchi e neri

tastiera insolita e tesa

sotto le  mani

arpeggianti

Nessuna nota

che stride

nessun giocatore

che bara

..solo stralci

di membra

possedute di vita

e un solfeggio di sensi

ripiegato su se’.

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