“7 pazze e ½” al teatro Reims di Firenze

Ieri sera la teatro Reims saggio di fine anno del corso di teatro della Nuova Compagnia di Prosa. Il regista Gianluca Pacini si è ispirato al testo di Salvino Lorefice “Otto pericolose simpatiche donnette” e l’ha rielaborato con il titolo “7 pazze e ½” facendolo interpretare a sette delle allieve del corso suddetto.

Già dal titolo sia dell’originale che della versione applaudita ieri sera potete capire di quanto humor nero sia intrisa la commedia che si svolge nella sala comune di un luogo imprecisato (un albergo, forse un manicomio o semplicemente un palcoscenico) a cui le protagoniste si riferiscono definendolo semplicemente “questo posto”.

In genere quando otto (sette e mezzo ieri sera) donne di varie età si incontrano in un accogliente salotto spettegolano sui conoscenti, sugli amici oppure sui rispettivi fidanzati e mariti ma le protagoniste di “7 pazze e ½” non fanno niente di tutto questo eppure…sono alquanto pericolose perché ciascuna di loro ha una mania, un’idea fissa che diventa il clou della narrazione: ognuna di loro ha commesso, e lo racconta, uno o più omicidi per appagare il proprio desiderio.

Queste donne sono: JENNY che ha l’hobby delle indagini e per questo frequenta una scuola per detective privati per corrispondenza, la deliziosa Diletta Krausz; SARA che ha l’hobby di fare un giardinaggio un po’ alternativo e macabro, la brava Giada Lucacchini, CATERINA che fa la raccolta di oggetti d’antiquariato, la sensuale Elisa Volpi. I ruoli di GIULIETTA che si interessa di astrologia, fa pericolosi oroscopi e vuole che le sue predizioni si avverino e ANNETTA che fa collezione di anime, di spiriti che evoca con le sue sedute spiritiche sono stati “racchiusi” nella stessa persona, la brava Barbara Gori, e così da 8 diventano…7 e 1/2. E poi MARIA che ha un solo desiderio, quello di trovare il miglior metodo per suicidarsi, Beatrice Parri, PALMIRA che ha la mania di inventare e narrare barzellette, quando ci riesce, Agata Carofratello e LUISE che è una ex attrice e si crede ancora brava, Donatella Concas.