“Notte”, terza poesia della trilogia, di Adele Libero
Si stupisce la notte
della sua bellezza:
diamanti brillan
nei lampioni accesi,
sospesi nella brezza,
passanti camminan
tra le stelle, riflesse
in vie lucenti per la pioggia.
Dal bistrot una musica
di piano ancora aleggia,
scaldando le fanciulle.
Piegano il capo,
sorridenti, pronte
all’amor loro sovrano.
Qualcuna, ha in mente
un nome, uno, che i sensi
ha già riempito di dolcezza.
Amica notte, prendi
del mondo il calore,
attardati con chi
non dorme mai, affrettati
per chi la sofferenza
ha per compagna.
Lasciaci per qualche ora
una superficie di Amore.
Scivola, “veloce”, notte di sofferenza!
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Piace molto anche a me questa tua preghiera alla notte di non avere fretta per coloro che la vivono in pieno e al contrario di trascorrere in fretta per coloro che hanno sofferenza in quanto per quest’ultimi c’è sempre la speranza che arrivi presto il giorno. Bellissima Adele!
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E così è finita questa lunga giornata, dopo l’afa del giorno e la malinconia della sera ecco la notte che viene a pacificare con la sua stellata bellezza, a coprire gli amori, a camminare con i nottambuli, a regalare qualche ora di sonno a chi “non dorme mai”, ad alleviare con una silenziosa carezza chi la “sofferenza ha per compagna”….
Una giornata che hai riempito di poesia…..
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solo un’anima poetica come la tua, Fausta, può scrivere dei commenti così poetici…:-)
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……
“Amica notte, prendi
del mondo il calore,
attardati con chi
non dorme mai, affrettati
per chi la sofferenza
ha per compagna.
Lasciaci per qualche ora
una superficie di Amore.”
Questi sono versi che ti invidio e che ti ruberei Adele !!!
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Commento poetico, grazie!
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Grazie, amica notte….parlaci della luce del giorno mentre mandi una stella a chi ne ha bisogno
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