Voler bene…di Daniela Domenici

Riflettevo stamattina, per motivi strettamente personali, sulla frase “ti voglio bene” che dovrebbe essere qualcosa di diverso da “ti amo”; nelle tantissime lingue in cui ho provato a tradurre “voler bene” risulta sempre ed esclusivamente “amare”, non esiste un corrispondente del nostro “voler bene” ma solo “to love”, “aimer”, “lieben”, “amar”, “любить” etc etc…

Quindi nelle altre lingue “voler bene” e “amare” coincidono, sono lo stesso sentimento, non c’è differenza…e allora perché in italiano sentiamo l’esigenza di averne due?

E poi cosa vuol dire esattamente “voler bene a qualcuno/a”? Volere il “suo” bene e quindi un sentimento altruistico?

Se fosse davvero così allora sarebbe davvero splendido il significato di “voler bene” e giustificherebbe la sua esistenza…desiderare il bene dell’altro/a…

“amare”, invece, spesso è un sentimento che maschera un profondo egoismo perché vengono riversate sull’altro/a le proprie carenze, le proprie assenze, le proprie paure, la propria fame senza pensare al “bene” dell’altro/a ma solo al proprio…