Voler bene…di Daniela Domenici
Riflettevo stamattina, per motivi strettamente personali, sulla frase “ti voglio bene” che dovrebbe essere qualcosa di diverso da “ti amo”; nelle tantissime lingue in cui ho provato a tradurre “voler bene” risulta sempre ed esclusivamente “amare”, non esiste un corrispondente del nostro “voler bene” ma solo “to love”, “aimer”, “lieben”, “amar”, “любить” etc etc…
Quindi nelle altre lingue “voler bene” e “amare” coincidono, sono lo stesso sentimento, non c’è differenza…e allora perché in italiano sentiamo l’esigenza di averne due?
E poi cosa vuol dire esattamente “voler bene a qualcuno/a”? Volere il “suo” bene e quindi un sentimento altruistico?
Se fosse davvero così allora sarebbe davvero splendido il significato di “voler bene” e giustificherebbe la sua esistenza…desiderare il bene dell’altro/a…
“amare”, invece, spesso è un sentimento che maschera un profondo egoismo perché vengono riversate sull’altro/a le proprie carenze, le proprie assenze, le proprie paure, la propria fame senza pensare al “bene” dell’altro/a ma solo al proprio…
A mente fredda voler bene è un sentimento di meno intensità di amare. Sarà che il mio amare è stato sempre tormentoso, passionale, ha subito bruschi arresti ma non ha smesso di fluire. Voler bene è qualcosa che lascia liberi, amare vincola. E’ una mia percezione perchè l’amore è unico, non si può ingabbiare. Si scrivono milioni di parole sull’amore. La letteratura è pieno di struggimento d’amore. Il voler bene scivola invece tra quelle pieghe che l’amore lascia scoperte, restituendo la fiducia nei sogni.
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grazie ❤
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In qualche misura forse è vero che la differenza tra le due locuzioni sta anche in un maggior “altruismo” del …secondo me in quanto il sentimento che questa frase rispecchia è spesso meno coinvolgente e condizionante, quindi più distaccato e capace di meno autoreferenzialismo. peraltro noi italiani abbiamo una strana contarddizione rispetto al carattere passionale e affettuoso che ci contraddistingue: a volte abbiamo un pudore dei sentimenti e diciamo ti voglio bene perchè ti amo sembra eccessivo, inotre questo lo abbiamo un po’ riservato all’amore di coppia, da noi ci si vergogna a dirlo tra amici, col risultato che l’affetto verso questi può sembrare di serie B.
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Beh, secondo me differenze tra amare e voler bene ce ne sono. Si ama il proprio amante, sia esso marito, compagno , fidanzato. Si vuol bene ai propri genitori, ad un amico, ad un parente. L’amore è secondo me più forte, ma non credo sia solo egoismo. Anzi, sappiamo che se l’altro sta bene, se è felice anche noi lo saremo, di riflesso, con lui e per lui. Per questo chi ama davvero non fa fatica a fare qualche sacrificio per la persona amata, qualche rinuncia, qualche sforzo in più. E’ vero che anche le madri, per i figli, sono disposte a tutto, e anche questo è amore, non semplice “bene”. Ma spesso non avviene lo stesso per quanto riguarda i figli nei confronti dei genitori.
Insomma, pur essendo entrambi due sentimenti positivi, non li confonderei. La passione è altro, è un sentimento, io credo, temporaneo che porta ad un eccessivo slancio nei confronti di qualcuno, con possibilità anche di commettere errori in nome della passione (la gelosia, ad esempio). No meglio l’amore della passione.Non ne convenite?
Forse i miei sono ragionamenti troppo “normali”, ma nei sentimenti c’è la normalità? Normalmente no.
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grazie anche a te, Adele, per queste tue parole che arricchiscono tutti noi :-)))
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Io non credo che ci sia molta differenza tra i due sentimenti, secondo me noi abbiamo perso il significato della parola amore. Credo che invece di amore dovremmo parlare di passione, la parola amore ha un altro senso se andiamo a vedere l’etimologia del vocabolo.
Si vuole bene a tanta gente e si prova passione per una sola persona.
Eu estou apaixonado, eu estou apaixonada, ecco una lingua che esprime bene ciò che noi chiamiamo amore, ciao Daniela, usiamo il termine sbagliato secondo il mio punto di vista.
Morem – morte
A-morem – negazione della morte ovvero VITA
Amore – rispetto della vita altrui.
Non uccidere …che poi è la stessa cosa di AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO. Ovvero rispetta la vita degli altri come se fosse la tua.
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grande Alessandra, che splendida disamina ci hai regalato, grazie di vero cuore, ho imparato ancora qualcosa, anche a questo serve il mio sito, a migliorare la nostra conoscenza :-)))
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Per me c’è una grande differenza tra voler bene ed amare. L’amore coinvolge la parte passionale del cuore e per questo tende ad cercare un contraccambio ed a diventare almeno in parte egoistico, è comunque sempre uno scambio…… a meno che per amore non si intenda la Charitas, quella che deriva dal greco Charis=grazia e che è “amore disinteressato nei confronti degli altri….che realizza la più alta perfezione dello spirito umano” (da Wikipedia).
Voler bene è – anche secondo me – volere il bene dell’altro e proprio per questo è disinteressato, non chiede nulla per sé, è attento a quello di cui effettivamente l’altro ha bisogno. Un sentimento molto difficile da realizzare in pieno perchè richiede uno spirito asolutamente libero e puro….
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grazie, Fausta carissima, per questa tua disamina, le tue parole sono sempre fonte di arricchimento :-)))
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