Giselda e io di Daniela Domenici

Poco più di un secolo prima di me un’altra giovane fanciulla lasciava la sua amata terra di Toscana per avventurarsi in quel di Catania a insegnare in un collegio femminile…questa donzella che risponde al nome di Giselda Fojanesi si sposò con un celebre poeta locale, Mario Rapisardi, ma non fu un matrimonio felice, si concluse con un ripudio immotivato da parte del marito. Giselda ebbe poi una storia d’amore con un altro grande letterato siciliano, Giovanni Verga, e dal carteggio tra i due il regista teatrale catanese Davide Gullotta ha tratto un testo assolutamente affascinante in cui dominano, naturalmente, le tre figure di Giselda, Mario e Giovanni ma, su tutte, quella di Giselda, tosco-sicula come la sottoscritta, appunto.

Il regista, e amico, Davide ha voluto poi trasformare questo suo testo in spettacolo e ha cercato gli attori e le attrici per impersonare i tanti ruoli oltre a quelli dei tre protagonisti principali. Ironicamente gli ho proposto di dare a me la parte di Giselda pur sapendo che era assolutamente inimmaginabile per problemi…anagrafici insormontabili! Invece Davide mi ha fatto un altro bellissimo regalo: mi ha chiesto di “fiorentinizzare” la parte del copione in cui parla Giselda e l’ho accontentato subito, con estrema facilità e infinito piacere. Non contento di ciò Davide mi ha chiesto se potevo dare lezioni di “fiorentinità”, di “pronuncia fiorentina” alla giovane attrice scelta per il ruolo di Giselda: una bellissima sfida accettata istantaneamente. Martina Longo mi ha telefonato una mattina e le ho letto le sue parti del copione in puro dialetto fiorentino facendole prendere appunti su alcune caratteristiche specifiche della pronuncia, sottolineandogliele mentre le dicevo perché Martina è una catanese doc e sarà un compito alquanto arduo per lei perché dovrà alleggerire, moderare il suo dialetto natio che è quanto di più antitetico ci sia col fiorentino: ne sa qualcosa la sottoscritta che ha vissuto in quelle zone per trent’anni e si è laureata con una tesi di dialettologia siciliana, lei toscana doc!

Bravo Davide, hai voluto, e saputo, creare un cameo: la figura di questa piccola grande donna che, alla fine del 1800, ha fatto una scelta di vita coraggiosa ed è diventata poi l’anima di molti cenacoli culturali.

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