Per stringere il cielo di Lady P
Ho frusciato di te
pelle e pensieri
spalmato miele sui flutti
rincorrendoli
e sparpagliato idee
disseminandole
per plasmarle di buono
preteso
…
Ho immaginato il nulla
vivendo l’istante
e rifiutando qualunque progetto
anche fosse di un’ora
…
angoscia e gioia
da mordere
pulviscolo di seta
da lacerare impietosa
e frange lucide
da stendere nel vento come panni
di bianco nuovo
…
Ora
mi guardo solo da fuori
mille domande di sempre
e come sempre
la risposta è il non so
…
stendo
di nuovo e sempre i miei panni
con le movenze distratte
di inconstistenza voluta
duttili e ferme
su posizioni lacustri
e quella pelle umettata
da noi
…
E’ verosimile il dubbio
di una mutevole farsa
precaria
che lascerà terra nera
domani
…
ma sarà vita strappata
comunque
da queste mie stesse mani
trepidamente cercata
e voluta
affondando di foga le unghie
per poter stringere il cielo
di là
mollto bella!
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