Pentagramma di Lady P

pentagramma

Arpeggiami di un sogno

questa sera

sciogli i miei nodi

passandoci le dita

con soavità novizia

ed ingordigia dolce

da tremare

segui

le curve di quel ricciolo ribelle

coi polpastrelli caldi

dei ricordi

unti di unguento vivo del futuro

e scivola di adesso sui miei fianchi

Solfeggiami di sensi

questa sera

pagina bianca incisa da un pennino

che fruscia dei miei brividi nascosti

rendimi orchestra

accorda le mie note

e fanne sinfonia

di desideri

da quelli folli a quelli più soavi

da un allegretto a un insinuante adagio

dirigi le mie crome e i miei perché

E’ un pentagramma strano

la mia essenza

sovente mi si accorda con la pelle

puoi ascoltarla

scriverla

o gridarla

cantarla a piena voce

o pizzicarla

cambiare pagina cercando il ritornello

o perderti in preludi

solamente

si farà arpa  nacchere  violino

o qualsivoglia fonte di armonia

E’ mia

come gli spazi tra le righe

di cinque dita lunghe e affusolate

che tatuano carezze sulla pelle

e diesis nei più intimi rifugi

librando sibemolle come ali

strappate a quei fantasmi che non so