Influenza di Lady P
Sento il tuo viso su di me e socchiudo un occhio, sono riuscita a dormire un paio d’ore sul divano finalmente, quella tosse tremenda mi ha lasciata in pace per un poco.
Capelli alla rinfusa, sembro Mafalda dei tempi migliori, infagottata in mille maglioni e odore di malattia, colorito tendente al verde odio che tu mi veda così vorrei scappare milioni di chilometri lontano scavarmi una buca sparire.
Ma è successo… e non ci posso fare nulla.
“Andiamo a nanna?”
Un sorriso che sussurra, mi alzo lentamente e raggiungo la camera da letto, sul comodino i fazzoletti pronti, un bicchiere d’acqua fresca le caramelle al miele e l’abatjour accesa che se ti occorre qualcosa come fai.
Mi stendo piano piano, ti avvicini e accarezzi il mio fianco, pennellate di mani a dipingermi addosso i contorni di un desiderio tanto forte quanto discreto, a dirmi ti vorrei tanto, so che non posso ma volevo solo dirtelo.
Non ho bisogno di fermarti la mano, ha già raggiunto la meta e così si vuole addormentare, in bilico tra un impulso frenato ed un messaggio rassicurante, accanto ai miei capelli stravolti e senza nemmeno un’ombra di Chanel..
E a me fa male ogni muscolo tranne il cuore
Sentirlo vicino e tenero, cosa c’è di più bello?
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