L’esame del Laboratorio Teatrale della Leonardo all’Affratellamento di Firenze

l'esame da ciaomaestra.

“Gli esami non finiscono mai” dice il grande Eduardo e questa frase è stata ripresa ieri sera, in chiusura della sua presentazione, dal preside dell’ISIS Leonardo da Vinci di Firenze (in cui ho fatto due supplenze e che è rimasto nel mio cuore) prima che alcuni dei ragazzi dell’istituto da lui diretto mettessero in scena un libero adattamento di “L’esame” di Andy Hamilton, un commediografo inglese contemporaneo, abilmente diretti da Betty Piancastelli, ex docente della scuola, con l’aiuto regia di Gabriele Zeetti, ex allievo dell’istituto, le scene di Cristina Maionchi, insegnante responsabile, che si è occupata anche delle scene, delle musiche insieme a William Luzzi e delle luci con Roberto Mazzi.

Come ha detto la regista Piancastelli anche il momento prima di un esame può essere importante per conoscersi, scambiarsi opinioni, aprirsi agli altri ed è quello che accade ai tre bravissimi giovani attori.

Ognuno di loro ha un particolare background familiare che, lentamente, riesce a condividere con gli altri due: la ragazza viene presa in giro perché è la tipica secchiona anche nell’aspetto, viene chiamata, per questo, “due cervelli” e ha una mamma e due zie che la spingono a fare sempre meglio; uno dei due ragazzi somatizza l’ansia con una gastrite perenne, anche lui per colpa di due genitori che lo soffocano, che gli provoca delle bolle sul viso e lo fa vomitare in continuazione, il terzo ha perso il padre che lo viene a trovare sotto forma di angelo e una madre sempre assente che pensa solo al suo divertimento e che a malapena sa cosa faccia il figlio a scuola. Per “condire” ulteriormente la situazione c’è la prof che deve sottoporre i tre ragazzi agli esami che appena arriva inizia a litigare, davanti a loro, ad alta voce con un collega che si deduce sia il suo amante che non vuole lasciare la moglie: un ulteriore, negativo esempio che noi adulti spesso diamo, sia come genitori che come docenti, ai nostri figli o allievi.

Ed ecco, in ordine alfabetico, i bravissimi giovani attori dell’ISIS, alcuni dei quali stranieri, splendido esempio d’integrazione: Rachel Angchi, Andreea Baltatescu, Valentina Basagni, Gabriella Crisinaz, Desara Frroku, Francesco Giotti, Edith Ibhazukor, Johnn Mapanao, Camilla Padrini, Serena Pettini e Salihe Sadja e anche l’aiuto regista Gabriele Zeetti.

Concludo con le parole di William Luzzi, ex allievo dell’istituto: “Il teatro dovrebbe essere materia di scuola come l’italiano, il teatro è la vita”.