Stelle di Lady P

stelle

Grida di stelle

pungono bagliori

sulla mia pelle

come stilettate


scintilla neve

e fiocca d’ imprevisto

l’anima ingorda

e cede

a quella manna

come un bambino

alla sua prima pappa

che più non trova

il seno della madre


Stelle laccate

dal finale aguzzo

ad estirpare

quello che non serve

sangue che sgorga

e scivola dabbasso

per depurare

come sanguisughe

veleni ladri

delle mie magie

scivola via

quel contrappunto ambiguo

compensazioni

dure da estirpare

sapore amaro

che diventa dolce

con la lentezza

di una doccia calda

stelle filanti

come a carnevale

a mani nude

dentro la fragranza

e le ferite

aperte a questo vento

libera ancora

di inventarmi tutto

senza inzuppare

il pane nel passato