I figli dell’Etna di Santina Gullotto
Un rombo infernale ti pulsa nel cuore,
trema la terra al tuo battito nuovo,
ribolle il tuo sangue a rivoli scorre…
S’innalza nel cielo una nuvola scura,
di fuoco e lapilli Il cielo s’ accende…
…
Sui fianchi il tuo fuoco fa strade impetuose.
Coprendo ogni cosa, ne’ dolore ne’ pena…
Modelli e cambi, il tuo paesaggio,
modelli e rinnovi ogni tuo orizzonte,
circondi accarezzi i tuoi paesaggi,
senza toccare dei tuoi figli focosi,
le loro dimore…
…
Sempre a te saranno legati,
li minacci ma non li spaventi…
I figli dell’Etna non hanno paura
e le tue falde mai lasceranno…
l’autrice sempre attenta alla realta’ che ci circonda ,vuol evincere un attaccamento quasi filiare per il grande vulcano che dona distruzione ma anche terra fertilissima
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bella poesia dedicata a un vulcano che noi siciliani amiamo comunque
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poesia focosa come l’Etna..
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Ormai respirano insieme al monte,
dei suoi fianchi leggendo il pensiero,
e sanno scorrere le scanalature
fermando la lava incandescente.
San ruggire coi boati alti e forti,
san sprizzare dai pori la rabbia
di chi con quella sciara fumante
la sua vita passa in rossa sabbia.
E laggiù dove nasce il furore
dove rosso e bollente è l’inferno,
si, laggiù cerca anche l’Amore
di trovar il suo punto più eterno.
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complimenti, Adele 🙂
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Grazie amiche ….sete molto gentili
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