“Verso l’eternità” di Santina Gullotto

Digital Camera

foto scattata dall’autrice, Santina Gullotto

La fede vera quando crediamo di averla raggiunta non è altro che  un miraggio lontano, che ci illudiamo di afferrare in quel deserto arido e quasi infinito che con tanto entusiasmo e fatica attraversiamo lungo la nostra vita. Abbiamo sete d’amore, felicità e benessere che ci fanno lottare ogni giorno per raggiungerli con immane fatica; ma alla fine di ogni giorno il vuoto incolmabile di vera pace ci delude e ci lascia assetati nel deserto della nostra solitudine. Qualcosa dentro di noi ci chiama insistentemente per indicarci il vero cammino, ci vuole illuminare la via per non perderci nelle strade della vita, nelle gioie inutili,  nelle ricchezze vane e nei vani discorsi. Avvolte ci fermiamo ad ascoltare ma non è un vero ascolto e continuiamo nei nostri soliti errori, crediamo presuntuosamente di essere nel giusto, pensiamo che da soli possiamo fare il bene, che quello che siamo, sia solo merito nostro, siamo degli illusi perché l’unico merito che può essere nostro, è il male che riusciamo a fare, il bene che facciamo è solo il dono che Dio nostro Signore ci dà, rendendoci così capaci di fare del bene, di dare conforto, di dire una parola buona.

Bisogna toccare il fondo, il fondo della valle più oscura, cadere nella rabbia, nella superbia e nell’ipocrisia, provare il dolore più grande per trovare la vera fede, quella che ti fa guardare tutta la tua vita, che non ti fa temere la morte, che ti fa guardare al futuro, che non da più importanza alle cose inutili, che ti fa vedere la luce, che ti fa vedere chiaro l’esistere verso l’eternità, perché Dio ci vuole eterni nella sua eternità ed in Gesù ci ha donato l’eternità, quella che ognuno di noi è chiamato a vivere e ad esserne degno, donandosi a Lui.

Quindi viviamo sereni, in comunione con nostro Signore, nell’attesa del giudizio e del governo di Dio, che ci renderà finalmente la  giustizia vera. Non scoraggiamoci, quando vediamo prosperare l’ingiustizia e il male, perché questo durerà solo un tempo che per quanto lungo non sarà niente in confronto all’ eternità che attente i mansueti, chi ha solo sofferto e chi ha cercato solo giustizia. Per tutto ciò permetti a Dio di agire per te, permettergli di usare le tue membra per la sua volontà, che faccia in modo,  di non farti piegare all’odio, al rancore e alla rabbia,  che potrà solo servire a distruggere la salute di questo corpo che Dio ci ha dato. Custodisci la tua vita chiedendo il suo aiuto, finche Lui lo vorrà  e col tuo buon esempio, sarai un modello da seguire per chi ti sta vicino e anche se non subito prima o poi avrai delle risposte e ti ricorderai che tutto questo ti è stato donato, da una forza che è sopra ogni cosa.

E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi. Non vi sarà più morte, ne lutto, ne grida di dolore.(Apocalisse, cap. 21 vers. 4).