“Me stessa” di Lady P

me stessa

E c’è l’essenza

a stravolgere i contorni

di sguardi a supplicare nuovi giorni

e l’anima che siede appollaiata

su un filo lucido

di logica e d’istinto,

mix imperioso di una stessa vita

un po’ sbiadita e un poco a luci rosse,

un po’ felice e a tratti disperata.

C’è l’apprensione

il pathos

l’avventura

di tiepidi macigni di esistenza

e un rotolare delle mie credenze

su scivoli sgualciti di fragore

C’è questo e altrove

come un filo lungo

di elettriche alternanze di pudore

c’è l’apatia la gola la lussuria

la veglia il sonno il voglio il mi appartieni

in un andirivieni di qualunque

Ma è l’essere me stessa,

che m’incanta.