né da ostentare

che non me ne frega

C’è solo una carezza così lunga

da avvolgere la pianta dei miei piedi

fino alla nuca

e poi ricominciare

da andare persi dietro a nulla e tutto

spina dorsale densa di tremori

che chiedono soltanto di danzare

C’è quel terrore

di non vivere abbastanza

per sfrugugliare dentro ai nostri sensi

di non avere il tempo

e soffocare

la fulgida esplosione del sorrisi

…

Soltanto questo

che poi per il resto

dobbiamo

tutti i giorni

ringraziare.