“Di cenere o di fuoco” di Lady P
Impopolare
guardando questo mondo da lontano
e immersa come fosse marmellata
in questa terra
pista di rugiada
e piedi in sabbie mobili e filanti
da volteggiare eterea e appiccicosa
…
E strana
o fin troppo banale
mi assento dalle dune nel deserto
poi guizzo nelle assenze a risalire
di morte lenta
e vita che poi strilla
un attimo che muta
e mi rivolto
passi di danza senza ballerine
notti e falene all’alba del mio dire
Vivo
l’ultimo istante come fosse il primo
progetti al buio di una luce intensa
collezionando errori ed incoscienze
come diamanti grezzi da svernare
senza riparo alcuno
e solo Vita
…
Tra la seta
mani sui fianchi e olezzo di splendore
testardamente viva
e appassionata
…
Comunque sia
di cenere o di fuoco