Il male di vivere, di Adele Libero

male-di-vivere

 

Come nel nero cielo, in mezzo all’onde

la barca lotta strenua, fatalmente,

così si serra in petto la mia angoscia,

che vince sulle fragili speranze.

 

Qual foglia che nel vento s’è sperduta,

l’anima mia si volge e si aggroviglia,

le idee lucidamente si fan strada,

si para innanzi la Ragione antica.

 

Sì, un tempo possedevo gli ideali:

amore, fratellanza, retto agire,

il mondo era ricolmo del suo Vero,

e Libertà correva per sentieri.

 

Ma vedo, invece, tutti i compromessi,

il vendersi per poco, l’arrangiarsi,

il comperare i sogni dei piccini,

l’affogare nell’ecstasis gli amori.

 

Soffre il mio cuore, ch’è sempre bambino,

s’avvolge dentro scialli d’impotenza,

per non saper fermare questo mare,

per non saper dar senso a questo stare.