Valentina va in città, primo ciclotour dedicato a dieci donne, breve resoconto di Daniela Domenici

Stamattina ho avuto il piacere e l’onore di partecipare al ciclotour “Valentina va in città”, organizzato da Imago Group e col patrocinio del Comune di Firenze.

Dieci tappe in dieci luoghi diversi del cuore di Firenze per parlare di dieci donne che in qualche modo sono legate alla città.

La prima tappa è stata vicino alla chiesa di San Lorenzo dove Anna Maria Luisa de’ Medici è sepolta, ce l’ha raccontata Claudio Martini, bravissimo non solo perché ha parlato anche di altre 3 donne ma perché ci ha condotto a piedi e in bici tra le vie meno conosciute di Firenze per spostarci da una presentazione all’altra. Martini ci ha parlato poi di Corilla Olimpica, seconda tappa sotto la targa che ricorda dove teneva il suo salotto in via Zanetti, poi di Margherita Hack, sesta tappa di fronte al liceo classico Galileo in via Martelli da lei frequentato e infine di Anna Maria Enriques Agnoletti, decima e ultima tappa in piazza San Marco. La terza donna è stata George Eliot e ce l’ha descritta uno dei tre assessori presenti oggi al ciclotour, Andrea Vannucci, in via Tornabuoni sotto la targa che ricorda il suo soggiorno a Firenze. La vicesindaca Cristina Giachi ci ha poi parlato, con competenza e calore, di Simone Weil in piazza Signoria, poi una breve sosta per ricordare Beatrice Portinari in via del Corso grazie a Elisa Biagini.

Settima sosta quella dedicata a Oriana Fallaci della quale ho avuto l’onore di parlare, con grande emozione, in via Ricasoli 8, dove negli anni ’50 c’era la sede del quotidiano “Il mattino dell’Italia centrale” per il quale lei ha lavorato per un po’. Da lì siamo andati all’ottava tappa, in via Sant’Egidio, davanti all’ospedale di Santa Maria Nuova per parlare di Monna Tessa con Chiara Bartolini e poi nona tappa, in piazza Santa Croce, dove dentro il chiostro la terza assessora presente oggi, Sara Funaro, ci ha parlato di Florence Nightingale.

È stata un’esperienza un po’ faticosa dal punto di vista fisico sia per il caldo che per i tanti turisti da non travolgere ma assolutamente positiva e innovativa; rinnovo i miei complimenti a tutte e tutti coloro che l’hanno immaginata e messa in atto e spero che l’anno prossimo possa aver luogo la seconda edizione