una sirena s’arena…divertissement linguistico in rima ABBBA, ACCCA, ADDDA, di Daniela Domenici
“La sirena” di Patricia Vonne
…
non sapendo stranamente nuotare
una sirena
s’arena
sulla rena
di un’isola e non sa proprio cosa fare;
si sente molto incerta,
è una zona deserta,
e in più c’è l’allerta
ci sarà qualcuno/a che la potrà aiutare?
lei prova allora col suo canto
che per Ulisse fu un incanto
e prega delle sirene il santo
ma è inutile, nessuno/a la viene a salvare
Ciao Dani Il primo canto di Orfeo è pronto . mandami un messaggio a vuoto via e mail e te lo spedisco sopra
gli altri sono già impostati e in cantiere
.PDF ti va bene o preferisici .Doc?
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la regina del WEB
Questo tuo Daniela,
è il canto di Arianna la bella sai?…
che sedotta e abbandonata sirena
per aver con sicario ucciso il fratello
stupratore e divoratore di verinelle
che l’Eroe Teseo ha matato e il pisello
tagliato senza decoro non risparmiato,
dandolo alla vergine sorella in dono
per non essere deflorata da quel Toro bruto
ereditando Ella stessa il trono, da dividere
con chi sposo avesse con successo, e a mezzo,
fatto impresa e nozze del di Lei impero
che a Teseo argonauta imbelle e tosto
fu promesso ad Ella sposo di Cnosso
stringi stringi arrivando dunque all’osso
la sedotta ha consumato sull’isola bella
lasciandola nuda, abbandonata e beffa
disperarsi a gran voce sirena coi canti
per avvicinare alla sponda i naviganti
di cui uno solo intrepido e a consolazione
avvicinatosi ubriaco si, ma con circospezione
DIO! Nisio! la ribaltò in amore sei giorni
per Bacco! a gozzovigliarte tra canti vini
andandosene al settimo alla cheticella
de-filandosela senza far di remo rumore
sapendola ella erede del trono Minotauro
sorella spergiura a detta di Teseo sposo:
“Chi fratello ammazza, marito non risparmia”
Ed avendo Lei di sesso appetito di giovenca
non si risparmia divoratrice di bei maschietti,
che ancora adesso su quell’isola deserta,
assassina e sirenettasi dipiange e dipera.
E invoca gli Dei sul perchè nessuno se la fila
la filona bella e sexy e ardita ma tarantola
che i maschi dopo l’amplesso le ragne divorano
che di fili sanno tessere amori e grandi inganni
operose ne far andare a pianti trame e filande
bella tela di chi ragnone fila e tesse e ragna
che gli Dei a udirla lagna volero lasciarla
in aria appesa a in fil senza voce, sola, regina
della sua argentea tela, pronta a mordere
chi moscon e le ronza intorno e ella invoca
scoperta sul suo magico misterioso Mito
punita a vivere sola tra i suoi fili d’oro
invocandomi amante e tesori:
“FiloRosso, FioloRosso mio salvatore
disincantami e slegami dal Mito filo
che senza saper nuotare nel vuoto
ti giuro fedeltà se mi trasporti sul dorso!!”
Dorso… !!!?(*-*)?!!!???
“Per Bacco! Arianna… “Cin Cin”? (°___=)
hihihihhii!!
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straordinario, che ironia!!! 🙂
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