a mio padre, in rima baciata, di Monica Castiglione

Ricordo quel vuoto in gola
E come mi mancava la parola
Quando mio padre con gli occhi brillanti
Disse “impariamo la bici, avanti!”
Non mi sentivo per niente sicura…
Tremavan le gambe per la paura,
Ignoravo in realtà ingenuamente
Che lui teneva il sellino saldamente!
E la sua mano forte e decisa
Guidava la bici, non proprio precisa,
Finché il coraggio lui ha trovato
E da sola a pedalare mi ha lasciato
Lui mi guardava fiero,
Ed io felice sorridevo,
Perché di un genitore il compito più importante
E’ guardare il figlio che si allontana lentamente
Lungo la strada della vita
Con una pazienza infinita
Non evitando le cadute e le ferite
Ma insegnando che possono essere guarite!
E come mi mancava la parola
Quando mio padre con gli occhi brillanti
Disse “impariamo la bici, avanti!”
Non mi sentivo per niente sicura…
Tremavan le gambe per la paura,
Ignoravo in realtà ingenuamente
Che lui teneva il sellino saldamente!
E la sua mano forte e decisa
Guidava la bici, non proprio precisa,
Finché il coraggio lui ha trovato
E da sola a pedalare mi ha lasciato
Lui mi guardava fiero,
Ed io felice sorridevo,
Perché di un genitore il compito più importante
E’ guardare il figlio che si allontana lentamente
Lungo la strada della vita
Con una pazienza infinita
Non evitando le cadute e le ferite
Ma insegnando che possono essere guarite!