gli occhi delle bambine sono i nostri, quelli di donna, di Cinzia Pennati

Gli occhi delle bambine sono i nostri. Quelli di donna.

Gli occhi delle bambine guardano il mondo. Non trovano parole ad accoglierle né per definirle. Le ultime ci metteranno una vita per determinarle.

Camminano su un terreno maschile da sempre, per sempre.

Attraversano il bosco con curiosità e coraggio, pagheranno cara la loro intraprendenza.

Troveranno lupi e orchi, dovranno tentare di schivarli e se cadranno in trappola, se la saranno cercata.

Impareranno presto a tenere gambe e bocche chiuse, sepolte sotto un mazzo di rose rosse.

Gli occhi delle bambine guardano il mondo. Non trovano il loro futuro e quando osano cercarlo da fatine graziose si trasformano in streghe impertinenti.

Sanno bene di essere sacrificabili, sono preparate per questo.

Spianano strade e preparano terreni per permettere la conquista della vetta.

Restano a valle, alcune si sbucciano le nocche e le ginocchia pur di provare a raggiungere un po’ di equità.

I loro successi sono guardati con sospetto.

Abbandonano percorsi. Banchi. Spezzano sogni. A volte non si autorizzano nemmeno a desiderarli.

Gli occhi delle bambine erano i miei.

Sono gli stessi disillusi delle donne.