deja vu, di Tiziana Mignosa

Quando il luogo
che i tuoi passi per la prima volta incontra
ti accoglie come fosse
abbraccio rinnovato
e non nuovo come t’aspettavi
ti ritrovi a domandarti
che natura abbia quella sinfonia nota
che misteriosamente ogni tua cellula pervade
.
Quel batticuore allora
dall’incanto potrebbe poi sfociare
in radici forti
che di Luci e d’ombra
nel susseguirsi di paure e desideri
silenziosamente si ritrae per poi espandersi
attingendo sano nutrimento
in vite ormai lontane e già vissute
.
Altre volte è invece
semplice Bellezza
che risuonando con l’altra già presente
nella tua essenza primordiale
avvinghiata alla cadenza regolare
del campanile in lontananza e alla natura in festa
ai gentili turbamenti del presente si collega
e magicamente un abbraccio puro crea
.
tiziana mignosa
ottobre duemilaventuno
.
Note dell’autrice: quando per la prima volta sono arrivata a Rosciolo ho subito provato un senso di familiarità che mi ha indotto a pensare che probabilmente mi trovavo di fronte a un dejavu, la nota sensazione che quello che si sta sperimentando sia già stato vissuto, in questa o altre vite, come una sorta di anomala e inspiegabile replica. Subito dopo, però, mi sono chiesta se invece tutto quel tumulto emozionale che provavo non fosse semplicemente perché quella Bellezza e semplicità che invadeva i miei occhi e il mio sentire si miscelava a quella già esistente in me grazie alle precedenti esperienze vissute.
Non so cosa realmente sia accaduto in quei giorni, rimane il mistero, ma la poesia per questo delizioso paesino fuori dal tempo e pieno di anime belle è comunque nata.
Grazie Rosciolo!
