Sciola camminava (sulle note di Angelica di Paul Schwartz), di Tiziana Mignosa

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Sciola camminava per la strada
lei non dava più la mano al tempo
gli anni della pesca
e l’amore si era persa per la via
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Labbra accese
come il sole quando non riesce più a scaldare
e un sorriso sbieco
stampato sul rossetto ormai distratto
.
Nastri e viole tra i capelli a neve
segreti celebrati tra le onde
petali delicati e aguzze spine
invisibili reliquie sull’ altare
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“Mi ha amato…”
gridava
come se qualcuno
chiedesse ancora
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Gesticolando
poi
con le mani a guanto
nell’aria interpretava la commedia
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Risa a picco
sopra un pianto piatto
posate le domande
aveva smesso anche d’aspettare
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“..e poi è morto”
sussurrava a fil di voce
a chi non l’ascoltava più
o non le dava fede
.
Perché lei
che la verità aveva
all’abbandono
il caldo abbraccio della menzogna prese
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tiziana mignosa
maggio duemiladieci
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https://www.youtube.com/watch?v=Hwf60RTX6ss

Scatto fotografico di Enrico Tommasi