Seconda parte della prefazione di Santina Gullotto al suo libro “Nuvole che corrono”
I pensieri e le riflessioni di ogni giorno che si vive, lottando contro l’opera malvagia del male, occupano continuamente la nostra mente dividendo i pensieri e le emozioni, mentre la realtà di tutti i giorni ci prende la mano e ci riporta alla vita quotidiana, piena di mille cose da fare e di ansie che non ci lasciano spazio ne per elaborare il dolore, né per rilassare la mente che spesso è costretta a mettere da parte le emozioni più importanti per lasciare spazio alla tortura di ogni giorno che passa nell’attesa che qualcosa cambi in meglio. A volte si vorrebbe essere come una nuvola e correre lontano avanti e indietro nel tempo sia per consolarsi con i bei ricordi, sia per fuggire lontano dai problemi inevitabili. Per questo ho deciso di affidare alle nuvole che corrono i miei problemi per alleggerire la vita e il cuore; per ricordare le emozioni di un tempo, per assaporare di nuovo la leggerezza e la spensieratezza dei vent’anni quando tutto sembrava più facile e meno disastroso; anche perché quel tempo, anche se stava rapidamente cambiando, era un periodo in cui i valori della famiglia e della fede avevano ancora un senso. Guardando e osservando con gli occhi del cuore tutto ciò che ci circonda possiamo cogliere l’armonia e la perfezione della natura e solo scrutandola nelle sue infinite sfaccettature possiamo dare un senso alle cose che ci succedono e apprezzeremo le cose che nella vita hanno veramente valore, senza cadere nella superficialità ma curandoci della profondità dei sentimenti veri troveremo la vera ricompensa a qualsiasi sacrificio.
