accadde…oggi: nel 1921 nasce Elisabetta Barbato, di Jean – Jacques Hanine – Roussel

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Elisabetta Barbato nata a Barletta l’11 settembre 1921, è morta a Roma dove ha sempre vissuto, alla veneranda età di 92 anni, nel febbraio scorso (precisamente il giorno 1). La cantante aveva debuttato all’Opera di Roma nella Francesca di Rimini, il giorno di Natale del 1944, nel ruolo di Garsenda, accanto a Maria Caniglia. Poco dopo è Siebel, nel Faust allestito nello stesso teatro il 25 febbraio 1945. Canta la sua prima Aida, il 25 agosto seguente, sempre a Roma, alle Terme di Caracalla. Quella sera, Maria Caniglia cominciò la sua quinta recita recita, ma fu colta da una crisi di nevralgia del trigemino, talmente violenta da farla cadere a terra, a seguito di un collasso cardio-circolatorio. All’inizio del terzo atto la cantante abbandona la recita e fu sostituita dalla giovane Barbato, presente in platea e chiamata con un megafono a sostituire la collega ammalata. La Barbato accorse sul palcoscenico e finì la recita. Proprio a Roma svolgerà una gran parte della sua carriera, che durerà circa 20 anni (dal 1945 al 1965). É il periodo dove la Caniglia regna a Roma.
Ma arrivano dopo la Tebaldi, la Callas, la Stella, la Tucci, la Pedrini, la Cerquetti… Se ha cantato molto in Italia, la Barbato era anche molto apprezzata in Sud America, e soprattutto in Brasile, dovè tornò quattro anni di seguito ed in Argentina. Nel film di Carmine Gallone “Avanti a lui tremava tutta Roma”, girato nel 1946, Anna Magnani è doppiata dalla Barbato nella scena con Tito Gobbi. Il 9 settembre 1947, il pubblico di Sao Paolo del Brasile le chiese ed ottene il bis del “Vissi d’arte”. Tre giorni dopo, nella stessa città brasiliana, il terzetto del primo atto dell’Aida con Gigli e la Stignani è acclamato. Il 9 settembre 1950, l‘Adriana Lecouvreur della Barbato, sempre a Sao Paulo del Brasile, ottenne un grande successo, ma il Maurizio di Sassonia di Francesco Albanese, che debuttava nella parte, fu considerato impreparato e non piacque. Nel settembre 1951, quando la Callas canta la famosa Tosca a Rio di Janeiro con esito poco felice, il pubblico grida “Barbato, Barbato”, in segno di dissenso verso la Callas, che è protestata. Proprio nel 1951, la Barbato ebbe modo di incontrare la Callas, perchè parteciparonno entrambe a diversi ricevimenti, tra l’altro a San Paolo del Brasile.
Il 25 giugno 1956, la cantante fu protagonista della Fanciulla del West al (allora) celebre Teatro del Casinò di Enghien les Bains, prestigiosa città balneare della periferia parigina, che poteva permettersi di programmare stagioni liriche magnifiche con i più grandi artisti liirici italiani. Il Maestro Roland Mancini, il nostro maggiore esperto in campo lirico, il Rodolfo Celletti francese, tuttora in attività, che la ascoltò in teatro, in quest’occasione, mi disse che fu una prodigiosa Minnie. La Barbato è considerata come soprano tra lirico-spinto e drammatico. Dispone di un materiale fonico abondante e questo si nota soprattutto nell‘Aida del 1947 in Brasile di cui rimangono lunghi estratti.
Norma cantata nel 1965, dove la Barbato canta la parte di Adalgisa.