accadde…oggi: nel 1910 nasce Giulietta Simionato

La storia di una voce, non di una qualsiasi, bensì del mezzosoprano Giulietta Simionato, tra le più illustri del XX secolo. Signora del Bel Canto, lirica mezzosoprano, Giulietta onorò il Teatro alla Scala di Milano con la sua eleganza e raffinata musicalità.
Nata nel 1910 a Forlì, trascorse la sua giovinezza in un collegio di suore dove fu subito apprezzata per le sue doti canore. Decise cosi di intraprendere gli studi di canto prima a Rovigo e dopo a Padova. Nel 1927 esordì a Firenze come partecipante al Concorso di Bel Canto, con una giuria presieduta da Umberto Giordano ed ottenne in premio un’audizione al teatro alla Scala di Milano, dove fu assunta nel 1935 per parti di comprimaria.
La sua prima audizione al Teatro alla Scala confluì in un biennio di perfezionamenti e studi lirici paralleli al lavoro in parti secondarie e al fianco di musicisti come Giacomo Lauri Volpi, Beniamino Gigli e Francesco Merli. Nel 1947 ebbe il suo primo ruolo da protagonista in Mignon di Thomas, riscuotendo grande successo e rivelandola al pubblico italiano ed internazionale.
Da questo momento si aprirono per lei i sipari dei più famosi teatri del mondo, al fianco di grandi personaggi del teatro e direttori artistici come Toscanini, Karajan e Di Stefano.
Nel 1957 fu con Maria Callas sul palco del Teatro alla Scala nel ruolo di Anna Bolena di Donizetti e nel ruolo di Adalgisa in Norma di Vincenzo Bellini. Tra il 1950 e 1965, il duetto lirico tavalicò le scene. Le occasioni di collaborazione teatrale e lirica sancirono l’amicizia tra Giulietta a Maria Callas.
Nel 1966 Giulietta contava un repertorio di almeno 117 ruoli (Carmen, Giovanna di Seymour, Leonora, Isabella, Cenerentola, Rosina, Azucena, Eboli, Preziosilla, Ulrica, Mrs Quickly, Amneris, Santuzza, Principessa di Bouillon, La zia principessa) e la riscoperta ed interpretazione di partiture del passato come: Gli Orazi e i Curiazi di Domenico Cimarosa, Gli Ugonotti di Meyerbeer, Il Conte Ory e il Tancredi di Rossini.
La sua ultima esibizione, salutata da grandissimo successo, fu alla Piccola Scala nel 1966 ne “La clemenza di Tito” di Mozart.
Dopo il matrimonio con il clinico Cesare Frugoni, si ritirò a vita privata, lasciò Milano e si trasferì a Roma dove fu accolta dalla famiglia Nardis. Qui si spense il 5 maggio 2010.