Bacci Pagano, una storia da carruggi, di Bruno Morchio, La Gazzetta dello Sport e Fratelli Frilli editori, recensione di Daniela Domenici

Dall’8 giugno per quaranta settimane ogni giovedì insieme alla Gazzetta dello Sport in edicola troviamo un giallo della Fratelli Frilli editori; il primo di questa splendida serie è “Bacci Pagano, una storia da carruggi” di Bruno Morchio.

Di questo scrittore genovese ho già letto e recensito alcune opere apprezzando in particolare quelle dove c’è il suo formidabile detective Bacci Pagano che nasce proprio in questo libro.

I primi complimenti vanno alle descrizioni appassionate, dettagliate e minuziose, che Morchio fa della sua Genova facendola diventare una superba coprotagonista; anche molte parole del dialetto zeneise, senza traduzione, sono sparse con apparente nonchalance lungo la narrazione.

E’ impossibile non innamorarsi del suo Bacci, che ho imparato a conoscere nei libri seguenti, un detective sui generis ma, soprattutto, un uomo scomodo, profondamente umano, con dei valori e delle idee che lo rendono spesso inviso ma che gli permettono di continuare con caparbia coerenza a cercare la verità anche mettendo a rischio, talvolta, la vita. Menomale che il suo amico, il commissario Pertusiello, dirigente della Omicidi di Genova, è sempre dalla sua parte: complimenti Bruno!