il professore di Kabul, di Mario Grasso, Golem edizioni 2023, recensione di Daniela Domenici

uno splendido romanzo che inizia con un andamento lento da saggio sulla situazione geopolitica dell’Afghanistan ma che poi accelera, con i tanti dialoghi, appassionanti, spesso commoventi e profondamente veri, e diventa una straordinaria storia grazie agli incontri che il protagonista, il giornalista italiano Vanni Lopez, fa durante il suo soggiorno in terra afghana.
Complimenti di vero cuore a Grasso per la caratterizzazione psicologica dei/lle tanti/e co-protagonisti/e, dal professor Massud Khan, profondo conoscitore dell’Italia, a sua nipote Shirin, artista di strada, creatrice di murales, da Karim, magico cantastorie, a Mara, dirigente della Croce Rossa, da Farhad, giovane talebano, a Malali, un’attivista; ognuno/a di loro darà il proprio contributo al giornalista italiano nel capire le dinamiche, complesse e non sempre ben comprensibili per chi vive in Occidente, che connotano l’Afghanistan con le sue tradizioni millenarie fatte di sapori e profumi, di paesaggi e letteratura, di etnie che convivono e di spiritualità spesso portata agli estremi.
E’ stato, per chi scrive, un superbo viaggio nel cuore di questa nazione: grazie all’autore per l’arricchimento che ci ha donato con questa sua opera!