non si può essere felici essendo solo felici, ditelo ai/lle figli/e, di Cinzia Pennati

Non si può essere felici essendo solo felici. Ditelo ai figli/e.

Tentiamo e proviamo e riproviamo ad eliminare la tristezza da noi e dai nostri figli se li abbiamo.

E se fosse proprio la tristezza a tenerci in piedi? Se la tristezza e anche le esperienze in negativo facessero di noi e dei nostri figli delle persone desideranti?

Desiderare. Cercare ciò che manca. Stare.

Questa é l’epoca delle soluzioni immediate: non piangere, non ci pensare, supera.

Ma se ci fermassimo e parlassimo con noi stessi o spiegassimo ai nostri figli che é necessario stare nella tristezza?

Che la tristezza ci spinge a cercare e guardare ciò che ci fa stare bene e che una vita di tutta felicità é un’illusione?

E non lo scrivo con rammarico, lo penso e mi aiuto a cambiare prospettiva per non essere quel tipo di persona e madre che non sa reggere la propria manchevolezza, quella delle proprie figlie e dell’esistenza.

Una vita mancante é una vita in cui le cose sono ancora possibili, i sogni ad esempio, ed é la ricerca dei sogni più che la loro realizzazione a tenerci in piedi.

A volte quando mi guardo intorno penso che stiamo sbagliando qualcosa con i nostri ragazz3 e bambin3, siamo così abituati a tamponare ogni esperienza di dolore e ad annullare esperienze di fatica che non sanno più avere un’esistenza che non sia di tutta felicità.

Non concediamo la tristezza, come non la concediamo a noi stessi. Ma la vita é retta anche da lei e i discorsi interiori intorno a lei.

Non si può essere felici essendo solo felici.

Bisogna ripetercelo e ripeterlo. Ricordare che dentro all’esistenza bisogna saper stare e che certi sentimenti o emozioni sono necessari per poter desiderare.

E insegnare a desiderare é in compito arduo, forse il più difficile. Insegnare l’accettazione della tristezza come necessaria al viaggio, pure.

Buon inizio.