Igor Chierici al Museo Diocesano di Genova, recensione di Daniela Domenici

Per tre giorni, 13, 14 e 15 dicembre, dalle 13.10 alle 14, al primo piano del Museo Diocesano di Genova, Igor Chierici, straordinario attore e regista, presenta due monologhi, il primo è una fiaba di sua creazione che s’intitola “Huitième e il piccolo tappo di sughero” mentre il secondo è una sua personale rielaborazione di “Un racconto di Natale” di Dino Buzzati.

La sottoscritta (e credo anche il resto del pubblico presente) è rimasta in un’ininterrotta apnea perché Chierici è riuscito, con la classe attoriale che lo contraddistingue, a trasmettere variegate, struggenti emozioni lasciando una scia di silenziosa commozione in chi lo ascoltava.

Nella fiaba da lui inventata, che si svolge a Parigi, il piccolo tappo di sughero è stato messo in una piccola bottiglia di champagne, chiamata Huitième, ma non è un oggetto perché Chierici lo caratterizza con sentimenti e gesti umani; il piccolo tappo trova pure un amico, un gabbiano, con cui vivrà un’avventura mozzafiato…ma non vi anticipo altro: andate domani alle 13 a immergervi nella magia di questa fiaba in una location, il museo diocesano, che è già magica.

Il racconto di Dino Buzzati è stato, per chi scrive, una vera scoperta, un po’ surrealista nel descrivere il senso dell’esistenza e, in particolare, il significato autentico del Natale, che sarebbe la condivisione dell’amore divino, con una rappresentazione paradossale dell’egoismo umano: grazie Igor per averci fatto conoscere e apprezzare questo racconto!