L’ultima volta che siamo stati bambini, regia di Claudio Bisio, 2023, recensione di Daniela Domenici

Pura poesia, struggente, commovente, profondamente vero, tutto questo e molto altro ancora è “L’ultima volta che siamo stati bambini”, un film del 2023 splendidamente diretto da Claudio Bisio, al suo esordio nella regia, che è anche co-autore della sceneggiatura insieme a Fabio Bonifacci.
La vicenda è tratta dal libro omonimo di Fabio Bartolomei e si svolge durante la seconda guerra mondiale nei dintorni di Roma quando i nazisti cominciano a mandare le persone di religione ebraica, rastrellate nel ghetto, sui treni verso i campi di sterminio.
Straordinari i tre piccoli protagonisti, Vincenzo Sebastiani che è Italo, Alessio Di Domenicantonio che interpreta Cosimo, Carlotta De Leonardis che è Vanda e Lorenzo McGovern Zaini che è Riccardo; hanno già in nuce la stoffa di attori e attrici provetti/e, sanno far sorridere e commuovere, con una classe attoriale incredibile, guidati con ineffabile maestria e tanto affetto da un grande Claudio Bisio. Bravo anche Federico Cesari nel ruolo di Vittorio, il fratello maggiore di Italo e Marianna Fontana in quello di suor Agnese.
E’ un film che andrebbe proiettato nelle scuole di ogni ordine e grado e me ne farò portavoce nell’istituto in cui insegno: grazie dal profondo del cuore, Claudio, per le emozioni che mi hai regalato!