Scordato, regia di Rocco Papaleo, film 2023, recensione di Daniela Domenici

Mi è capitato di vedere, su Amazon Prime, questo film scritto, diretto e interpretato dal sempre bravo Rocco Papaleo e vorrei parlarvene.
In primis complimenti a Giorgia, al suo esordio come attrice, che interpreta la parte di una fisioterapista e direttrice di un coro. Ha ricevuto, per questo ruolo, il Nastro d’argento e il Ciak d’oro: oltre che una straordinaria cantante si è scoperta una nuova, brava attrice.
Ho voluto vederlo fino in fondo anche se concordo con Cossu di Ondacinema che “ha espresso alcune perplessità su «un montaggio non sempre intuitivo e una sceneggiatura a tratti arzigogolata”; non si capisce bene che ruolo abbia, per esempio, la presenza del bravo Simone Corbisiero che appare e scompare, non è intuitivo capire che rappresenta Orlando-Rocco Papaleo da giovane così come la presenza di altri personaggi. La sceneggiatura non è lineare, peccato, perché la storia di Orlando, accordatore di pianoforti, che torna nella sua Lauria per fare pace con il suo passato e lì rivive, come in un film, i tanti episodi della sua vita e il forte legame con la sua terra natale che ha cercato di dimenticare andando ad abitare a Salerno dove vive, comunque, in una continua “contrattura” fisica e mentale, potrebbe essere davvero valida.