Quel signore così per bene, ovvero tanto rumore per nulla, di Renzo Bistolfi, Tea 2024, recensione di Daniela Domenici

Ho imparato ad apprezzare e ad amare i libri di Renzo Bistolfi, scrittore sestrese doc, appena sono venuta a vivere a Sestri Ponente e credo di averne letti e recensiti una buona parte, eccoli

https://danielaedintorni.com/?s=renzo+bistolfi

ho avuto anche il piacere e l’onore di presentarne due qualche anno fa.

E’ tornato a “trovarmi” con questa sua opera più recente appena pubblicata, 260 pagine che ho divorato in ventiquattro ore e di cui desidero parlarvi.

Una delle cifre distintive di Bistolfi è la sua straordinaria ironia venata di leggerezza con cui ha colorato quasi tutte le sue opere; questa volta invece ha immaginato una storia misteriosa, ambientata a Sestri Ponente nel 1962, che ha al centro Tarcisio Marcenaro, !quel signore così per bene” del titolo e che si rivelerà un giallo alquanto intrecciato che il formidabile commissario Maffei riuscirà a sbrogliare grazie alla sua caparbietà, le sue magiche intuizioni e la collaborazione dei suoi tre fidati collaboratori: complimenti!

L’autore mantiene l’escamotage, comune alle sue opere, di mettere un sottotitolo sia al titolo del libro che ai vari capitoli in cui è suddivisa la storia e riesce, ancora una volta, a rendere la Sestri Ponente di sessanta anni fa, con la sua toponomastica che conosce in ogni angolo, una perfetta co-protagonista: bravissimo!

Concludo con i complimenti al superbo stile narrativo, che ho già sottolineato nelle mie precedenti recensioni, ricco, variegato e denso di dialoghi; ho amato soprattutto quelli tra Maffei e i suoi ispettori, che sono veloci e scoppiettanti, in una parola pieni di umanità: grazie di vero cuore, Renzo!