Le nobili sorelle Angioy, di Adriana Valenti Sabouret, Arkadia editore 2024, recensione di Daniela Domenici

Una biografia romanzata davvero splendida questa che la scrittrice Adriana Valenti Sabouret dedica alla figura di Giovanni Maria Angioy che è stato un rivoluzionario e politico sardo, funzionario del Regno di Sardegna, poi ribelle ai Savoia dopo i vespri sardi, considerato un patriota dall’autonomismo e indipendentismo isolano ma, soprattutto, alle sue tre figlie, le nobili sorelle Angioy che danno il titolo al libro: Speranza, Giuseppa e Maria Angela.

I primi complimenti vanno alla perfetta contestualizzazione storica del romanzo che si svolge tra la seconda metà del 18esimo e l’inizio del 19esimo; ecco cosa dice a proposito l’autrice nei ringraziamenti finali “come per Madame Dupont (il libro precedente dell’autrice focalizzato sulla figura di Giovanni Maria Angioy, NrR) i personaggi principali del romanzo sono realmente esistiti e i fatti raccontati accaduti” e aggiunge “le piccole lacune concernenti le loro vite sono state colmate dalla mia creatività, sempre attenendomi a un criterio di veridicità storica”.

E noi la ringraziamo per la sua inesauribile  e variegata creatività perché è riuscita magicamente a dar vita alle tre sorelle, all’ambiente in cui sono vissute, ai matrimoni contratti, alla prole, alle morti e ai dubbi che hanno attraversato le loro vite anche grazie all’utilizzo della lingua che si parlava in quel periodo; semplicemente perfette le descrizioni con verbi e aggettivi ad hoc che talvolta divengono neologismi: bravissima!