Oniris, di Aris Corrado, Giovane Holden edizioni 2023, recensione di Daniela Domenici

Nella mia lunga carriera di biblio-recensora ho letto e recensito più di un fantasy ma mi mancava il fantasy noir; con “Oniris” ho colmato questo gap perché è un fantasy molto noir immaginato da Aris Corrado, autore viareggino, e pubblicato da una casa editrice viareggina.
Leggo nella sua biografia che ha partecipato a vari concorsi sempre con racconti fantasy, che ama il cinema e il teatro, che ha recitato e che è uno sportivo.
In questo romanzo, alquanto corposo, 300 pagine, l’autore ha scelto come location un mondo unico, magico, in cui tutte le razze vivono insieme, seppur con diversi ruoli: umani, elfi, nani, gnomi, goblin e orchi. La storia si volge in parallelo tra New York dove gli agenti Mark e Kildrak, un umano e un nano, soccorrono Leonard, un ragazzino taciturno sopravvissuto a una inspiegabile strage familiare, e Firenze dove una giovane mezzelfa, Arianna, scopre un antico fermaglio che darà il via a tutta una serie di drammatiche vicende, ma c’è anche Murzag, un orco proveniente dal cuore profondo del Congo, che sarà imporrante nell’ultima parte del libro. C’è un filo invisibile che lega tutti i fatti che avvengono ma lo scopriremo solo alla fine, un filo legato al risveglio della forza dimenticata della magia.
È una storia densa di azione e molto ricca di personaggi, ci sono ininterrotti colpi di scena che avvengono in uno scenario che si alterna tra l’incanto e le tenebre, con un ritmo narrativo al cardiopalmo: complimenti Aris!