La locandiera, di Carlo Goldoni, regia di Antonio Latella, al teatro Ivo Chiesa di Genova, recensione di Daniela Domenici

Pubblico delle grandi occasioni per più celebre testo di Carlo Goldoni che è in scena in questi giorni al teatro Ivo Chiesa a Genova, Come sapete la commedia si svolge a Firenze e ha una formidabile protagonista, Mirandolina, che riesce a gestire la sua locanda, avuta in eredità dal padre, e a tenere a bada i due pretendenti, nobili e non; sceglie di provare a sedurre, per ripicca, uno di loro, il conte di Ripafratta, un misogino, e finisce per sposare poi il suo cameriere Fabrizio non tanto perché lo ami quanto perché non sarà un ostacolo alla sua libertà. E’ il primo testo italiano che abbia una donna come protagonista.

Semplicemente straordinaria Sonia Bergamasco, la sua classe attoriale indiscussa le permette di delineare una donna leader ante litteram nel suo piccolo, amabile, ironica, brutalmente sincera, intuitiva, sottilmente intelligente, la perfetta gestualità è il complemento ad hoc della recitazione che ha toccato tutti i toni: standing ovation.

Bravissimo Ludovico Fededegni nel ruolo del conte di Ripafratta e altrettanto brave Marta Cortellazzo Wiel e Marta Pizzigallo in quello di due ospiti della locanda che si fingono nobili ma sono attrici. Completano il cast Giovanni Franzoni, Francesco Manetti, Annibale Pavone, Gabriele Pestilli.