il baco da seta, di Robert Galbraith, recensione di Antonella Sacco

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(Titolo originale “The silkworm”, trad. Andrea Carlo Cappi; originale pubblicato nel 2014; edizione italiana da me letta Salani Editore 2014)

“Il baco da seta “ è un altro romanzo giallo di oltre 500 pagine con protagonisti l’investigatore Cormoran Strike e la sua segretaria Robin Ellacott.

Questa volta Strike viene incaricato di ritrovare Owen Quine, uno scrittore di scarso successo; la richiesta viene dalla moglie, che non vuole rivolgersi alla polizia perché lo aveva fatto per una precedente assenza e il marito si era arrabbiato.

Strike quindi si mette in contatto con varie persone appartenenti al mondo dell’editoria: l’agente e l’editore di Quine, altri scrittori fra cui uno che anni prima era stato amico dello scomparso. Prima della sparizione Quine aveva inviato un copia del suo nuovo romanzo all’agente e ad altre persone. Si tratta di una storia grottesca in cui i vari personaggi rappresentano Quine stesso e le persone che gli gravitano intorno, compresa la moglie, l’agente, l’amante, l’altro scrittore.

Anche Strike legge il romanzo, ma almeno inizialmente non vi trova alcuna traccia per ritrovare Quine.

Nonostante le bugie e le cose taciute l’investigatore riesce comunque a scoprire la verità, e anche stavolta l’aiuto fornito da Robin è prezioso.

Nel romanzo c’è un’evoluzione del rapporto fra Robin e il suo fidanzato Mattew, che non è contento del suo lavoro come assistente di un detective, anche perché mal retribuito e con orari talvolta troppo lunghi.

Un bell’intreccio, con personaggi molto ben caratterizzati, con le loro debolezze, i rancori, i timori.

Sinossi

Londra. L’eccentrico scrittore Owen Quine non si fa vedere da giorni. Non è la prima volta che scompare improvvisamente, ma non è mai stato via così tanto tempo e la moglie ha bisogno di ritrovarlo. Decide così di assumere l’investigatore privato Cormoran Strike per riportare a casa il marito. Ma appena Strike comincia a indagare, appare chiaro che dietro la scomparsa di Quine c’è molto di più di quanto sua moglie sospetti.

Lo scrittore se n’è andato portando con sé il manoscritto del suo ultimo romanzo, pieno di ritratti al vetriolo di quasi tutte le persone che conosce, soprattutto di quelle che ruotano attorno al suo mestiere. Se venisse pubblicato, il libro di Quine rovinerebbe molte vite: perciò sono in tanti a voler mettere a tacere lo scrittore.