traditori di tutti, di Giorgio Scerbanenco, recensione di Antonella Sacco

(prima pubblicazione 1966; edizione da me letta RCS per Corriere della Sera 2013)
Il secondo romanzo con Duca Lamberti protagonista.
Questa volta sono le morti di coppie affogate nei canali milanesi l’oggetto delle indagini dell’ex medico, che portano a scoprire una rete di spacciatori di droga e di armi. Lui le conduce con metodi molto personali, di nuovo con l’aiuto dall’agente di polizia Mascaranti.
A me sembra che nei romanzi con Duca Lamberti (ho già iniziato la lettura del terzo) la vicenda gialla sia quasi solo il pretesto per parlare di certi aspetti della società (che non sono cambiati dagli anni Sessanta in cui scriveva Scerbanenco) e di quanti e quali siano i limiti della “Giustizia”, che non è mai uguale per tutti (magari!): perché chi ha i soldi può pagarsi un avvocato bravo che non lo fa condannare giù di lì mentre chi ricco non è paga con gli interessi anche una piccola colpa o una colpa comunque più giustificabile. Le riflessioni e il costante rammarico di Lamberti per essere impossibilitato a fare pulizia del Male, e di conseguenza il suo essere e sentirsi un moderno Don Chisciotte quanto corrispondevano a ciò che pensava l’autore?
Un altro bel romanzo, ma triste e amaro; del resto, come ho già scritto parlando di questo scrittore, tristezza e amarezza sono fra le note della sua poetica.
Sinossi
Notte di nebbia a Milano. Una macchina ferma sull’orlo del Naviglio: all’interno un uomo e una donna, anzianotti, hanno mangiato e bevuto troppo, lui specialmente. Una ragazza spinge la macchina piano… un tonfo, qualche spruzzo, neanche una bollicina. Per Duca Lamberti, ex medico e poliziotto a mezzo tempo, tutto comincia una mattina di primavera: sulla porta, un giovanotto, lo manda l’avvocato Sompani… Ma Sompani non è quello annegato due giorni fa nel Naviglio?
La serie dei romanzi con Duca Lamberti protagonista
Venere privata (1966)
Traditori di tutti (1966)
I ragazzi del massacro (1968)
I milanesi ammazzano al sabato (1969)