la mia patria, di Odeh Amarneh

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La mia patria è una ferita aperta da mille anni
inchiostro caldo che scrive con dignità
una bella e triste melodia
Manda in estasi la coscienza ingannevole del mondo
Fa cadere lacrime di coccodrillo
La mia patria è un cavallo purosangue
che ha dato un nuovo senso al significato della pazienza
Cavalca con il vento su una strada impervia
E non arriva … arriverà
Resiste e sopporta gli schiamazzi e gli scherzi del mondo
E ci ride sopra
La mia patria è la densità della pazienza… lo stesso colore… lo stesso sapore
La mia patria un milione di amanti… un milione di sognatori
Vogliono che la mia patria sia un pallone ottagonale
Calciato da un bambino viziato…
Per far ridere
Le scimmie e porci.