accadde…oggi: nel 1879 nasce Alma Mahler, di Simona Guerrini

Alma Mahler Schindler

https://ilcalendariodelledonne.wordpress.com/

Alma Margareta Maria Schindler, o Alma Mahler, o Alma Schindler Mahler-Gropius-Werfel, nacque a Vienna il 31 agosto 1879, figlia del pittore Emil Schindler e di Anna von Bergen, cantante d’operetta.

Alma studiò prevalentemente musica e arte, crebbe in un ambiente particolarmente all’avanguardia dal punto di vista artistico: la Vienna del primo Novecento, in cui prende forma il movimento artistico definito come Secessione viennese. Dopo la morte del padre, la madre sposò in seconde nozze uno dei padri del movimento artistico, Carl Moll. Donna molto colta, Alma Schindler a vent’anni si interessava allo studio di Platone e di Aristotele, conosceva l’opera omnia di Wagner, traduceva gli scritti dei Padri della Chiesa, studiava il greco. Soprattutto compose musica.
Incontrò moltissime figure fondamentali dal punto di vista artistico e culturale dell’epoca, quali Benjamin Britten, Maurice Ravel, Leonard Bernstein, Thomas Mann, Alban Berg, Otto Klemperer, Richard Strauss, Igor’ Fëdorovič Stravinskij, Arnold Schönberg. Tra gli altri Gustav Klimt — che le dedicherà il suo famoso dipinto Giuditta — e Gustav Mahler, che sposerà nel marzo 1902.
La relazione con Klimt avvenne quando Alma aveva soltanto diciassette anni, nonostante la notevole differenza d’età. Alma apprese molto sull’arte della pittura, tuttavia il pittore aveva il doppio degli anni della ragazza e la madre cercò di interrompere la frequentazione, spostandosi con lei in Italia. Klimt la raggiunse ma di lì a poco, proprio in compagnia dello stesso pittore, conobbe Gustav Mahler, di vent’anni più anziano e già direttore della Wiener Staatsoper.
Dopo il matrimonio la coppia ebbe due figlie, Maria Anna (1902-1907) e Anna (1904-1988); la prima morì di difterite a soli cinque anni, la seconda divenne invece un’importante scultrice. Il matrimonio col grande compositore e direttore d’orchestra si rivelò difficile e limitante dal punto di vista artistico.
Gustav tendeva a incoraggiarla a stare in casa e non la sosteneva adeguatamente nell’attività compositiva.
Alma fece in quegli anni la conoscenza di Walter Gropius, architetto che diverrà poi centrale per la storia dell’arte, fondatore della scuola di architettura Bauhaus.
Gustav Mahler si ammalò gravemente mentre era direttore della Metropolitan House di New York, in cui i due si erano nel frattempo trasferiti. Nel febbraio 1911 il compositore si ammalò gravemente e nel maggio dello stesso anno morì.
Alma e Walter Gropius si sposarono nel 1915. Prima delle nozze, Alma ebbe una relazione importante con Oscar Kokoschka, drammaturgo e pittore. L’opera La sposa del vento (1913) è proprio di quel periodo. Il dipinto è oggi conservato al Kunstmuseum Basel in Svizzera. Dopo il matrimonio nacque la figlia Manon, che morì di poliomielite a soli diciotto anni e a cui Alban Berg dedicò lo splendido Concerto per violino, In memoria di un angelo. Dal loro matrimonio nacque anche un figlio, cui fu dato il nome del padre, Walter Gropius: morì a soli dieci mesi.

È invece del 1929 il terzo e ultimo matrimonio di Alma, quello con lo scrittore Franz Werfel: i due avevano infatti iniziato a intessere una relazione in precedenza, durante il matrimonio con Gropius. Dopo una serie di dissapori, l’architetto decise di divorziare da Alma.

Franz era di origine ebraica e nell’anno del matrimonio espatriarono in Francia.
Nel 1940 dovettero fuggire nuovamente, essendo stata la Francia occupata dai Nazisti.
Degno di nota è il fatto che Alma fosse simpatizzante delle teorie naziste ed esplicitamente antisemita. Sia nella guerra civile austriaca che durante la guerra civile spagnola, Alma e Franz furono infatti fortemente in contrasto, essendo Franz Werfel prima chiaramente dalla parte degli ebrei e poi dalla parte dei repubblicani, al contrario di Alma che sosteneva invece i fascisti austriaci.
Nel 1940 Alma e Franz si trasferirono prima in Spagna, poi in Portogallo e successivamente negli Stati Uniti, dove lui collaborò con le major hollywoodiane. Morì d’infarto il 26 agosto del 1945. Alma rimase negli Stati Uniti, di cui prese la cittadinanza l’anno successivo. Morì a New York l’11 dicembre 1964. Fu seppellita a Vienna nel cimitero di Grinzing accanto alla tomba della figlia Manon Gropius e a quella di Gustav Mahler.

La compositrice scrisse un’autobiografia, And the Bridge is Love, che ebbe poco successo di pubblico; inoltre, le parti esplicitamente antisemite furono estromesse dalla versione in lingua tedesca, dal titolo Mein Leben. Il lavoro venne comunque considerato negativamente.
Oggi, relativamente all’autenticità delle informazioni sulla vita di Gustav Mahler, i critici individuano l’esistenza di un problema, definito il “problema Alma”: lei sarebbe stata la fonte d’informazione principale riguardo alla vita del compositore e alla bibliografia ufficiale, tuttavia la correttezza delle informazioni sembrerebbe essere stata stravolta, anche volutamente, dalla poca obiettività e dalla visione di parte dell’autrice. Tuttavia c’è da considerare l’emancipazione di Alma per la sua epoca: quello che viene definito come “il problema Alma” è infatti anche dovuto alla visione di una donna all’avanguardia per i costumi del tempo. È quindi naturale che un comportamento anticonvenzionale possa essere stato inizialmente considerato dagli studiosi come un “problema”.

Alma studiò composizione in giovane età con Alexander von Zemlinsky, compositore e direttore d’orchestra austriaco, erede di Richard Strauss. Prima di lei, il direttore non aveva mai ammesso alcuna donna come studente. Nonostante le difficoltà nel rapportarsi alla materia compositiva, limite dovuto soprattutto ai propri rapporti umani con i vari mariti, primo fra tutti Gustav Mahler, Alma ha potuto comporre almeno diciassette Lieder degni di nota a livello di contenuto musicale; di questi lieder abbiamo partiture e registrazioni. Sono stati suddivisi in tre raccolte:
FünfLieder, ovvero Cinque canzoni per voce e pianoforte (1911): Die stille Stadt, In meines Vaters Garten, Laue Sommernacht, Bei dir ist es traut, Ich wandle unter Blumen;
Vier lieder, ovvero Quattro canzoni per voce e pianoforte (1915): Licht in der Nacht, Waldseligkeit, Ansturm, Erntelied;
infine altri Fünf Lieder (1924): Hymne, Ekstase, Der Erkennende, Lobgesang, Hymne an die Nacht.
Lo stile della compositrice ricalca molto l’innovazione compositiva di Arnold Schönberg. Tutte le composizioni sono state in seguito orchestrate dal compositore e direttore d’orchestra finlandese Jorma Panula, eseguite dalla Tampere Philarmonic Orchestra e dalla cantante Lilli Paasikivi per l’etichetta discografica Ondine.