La vita va così, film 2025, regia di Riccardo Milani, recensione di Daniela Domenici

Pura poesia, inizio con questo incipit perché il regista Riccardo Milani, alla guida del suo splendido cast, ci regala emozioni ininterrotte in “La vita va così”, il film appena uscito nelle sale che è ispirato alla storia vera di Ovidio Marras e che viene colorato di magia grazie sia ai meravigliosi paesaggi in cui si svolge, un angolo di Sardegna fiabesco, che alla straordinaria bravura dei/lle suoi/e protagonisti/e.
Complimenti di vero cuore, in primis, a Virginia Raffaele che interpreta Francesca, la figlia di Efisio, il pastore attorno al quale si svolge la vicenda; bravissimo Aldo Baglio in un ruolo davvero difficile perché farà una scelta di vita importante. E complimenti a Geppi Cucciari che interpreta la giudice Giovanna, splendido il momento di agnizione tra lei e Francesca-Virginia: semplicemente struggente. E bravo anche Diego Abatantuono nel ruolo del ricco manager che vuole, a tutti i costi, avere la meglio sulla proprietà di Efisio per farne un resort a cinque stelle. Concludo con i complimenti a Giuseppe Ignazio Loi che interpreta Efisio: standing ovation!
Perfetta la scelta registica di mettere i sottotitoli in italiano e lasciare che Efisio, sua figlia Francesca e gli/le abitanti del paese parlino la lingua sarda per farcene apprezzare la musicalità: grazie!
Splendida la colonna sonora con l’armonica del giovane Moses Concas che ci accompagna per tutto il film fino all’epilogo molto felliniano che non vi anticipo: complimenti!