natura e rispetto, riflessione di Paolo Pedemonte
Ed ecco Mario l’aveva capito. Cosa? Quando?
Vedendo una foglia cadere nel bosco, quando davanti a lui si è presentato uno spettacolo affascinante. Aveva capito che una foglia mentre cade e ha finito il suo ciclo, era l’aiuto per tanti abitanti del bosco. Perché la foglia nel suo decomporsi, dopo aver fatto da coperta, ha tenuto la temperatura costante del terreno, che a sua volta dava sostentamento e vita a nuove piantine, fiori ed altro ancora.
Mario ha alzato la testa in una notte stellata e guidato dalla luce della luna, si è chiesto, se ci sarà qualcuno in questo universo. Da dove è nato tutto questo. Noi da dove veniamo?
Direte, ma questo è sempre successo, e Mario non ha fatto una scoperta sensazionale. No non è sensazionale, ma quello che noi non capiamo o non ce lo vogliamo ricordare, è l’amore per la natura, che ha provato Mario. La bellezza, i colori, i profumi dovrebbero essere parte di noi. Ma noi ci crediamo superiori, padroni di tutto. Noi siamo ospiti di passaggio su questa terra, e dobbiamo portarle rispetto, perché ci fa vivere, gioire e tanto altro. In fondo Mario l’aveva capito che noi siamo figli delle stelle e nipoti della natura.