Insieme a te non ci sto più al teatro Lumière, recensione di Fausta Spazzamcapagna

insieme a te non ci sto più

Cinque giovani attori per una commedia brillante ieri sera sul palcoscenico del Teatro Lumière.

Una scenografia ridotta al minimo, un divano bianco e due poster: 1989 Che Guevara – 1992 Eros Ramazzotti. Una coppia in crisi: Lui, Andrea (Alessandro Tirocchi) architetto con idee reazionarie, fissato per Occhetto e Umberto Eco, ossessionato dalla “cliente ideale” (Giorgia Guerra) che lo assilla con la richiesta di archi e colonne

Lei, Arianna (Siddharta Prestinari) moglie logorata dal sogno ricorrente di un enorme maccarello da scongelare, in analisi da uno psicologo-muratore rumeno, Ernesto (Matteo Vacca) dal linguaggio infarcito di parole storpiate.

Aisha (Barbara Russo) giovane rom-napoletana con le sue apparizioni improvvise, un po’ mendicante un po’ filosofa.

Un testo semplice, divertente, brillante, firmato Adriano Bennicelli, che tratta con ironia il momento storico con i suoi cambiamenti ed i rapporti di coppia con le sue difficoltà,

Una comicità intelligente, immediata e garbata, una serata leggera e divertente, come testimoniano sia gli applausi all’interno dello spettacolo sia quelli lunghi, calorosi e convinti che hanno accolto gli attori alla fine.

Ottima la regia di Michele La Ginestra che ha dato un ritmo brillante e vivace a tutto lo spettacolo, senza punti morti e cali di tensione.

E che dire degli attori? Cinque giovani che hanno saputo caratterizzare i loro personaggi con grande ironia e che hanno piacevolmente sorpreso per la loro recitazione piena di verve, veramente bravi tutti!