Con Firenze nel cuore – teatro cantato, parola che si fa musica al Teatro di Cestello di Fausta Spazzacampagna
(di e con Riccado Marasco e la partecipazione di Silvio Trotta e Alex Bruni)
Il grande cuore fiorentino di Riccardo Marasco ha conquistato ancora un volta gli spettatori del Teatro di Cestello dove si è esibito ieri sera, 10 gennaio (con repliche fino a domenica 13) insieme ai suoi “angeli custodi” – come li ha chiamati – il bravissimo chitarrista Alex Bruni e il magico Silvio Trotta con i suoi splendidi strumenti rari.
Un divertente, ammiccante , ironico racconto della storia del mondo, nel quale si mescolano personaggi da Dante a Benigni, da Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci a Saturno, padre di Giove, da Abramo a Dio, da livornesi e pisani….. saltando dalla storia antica alla storia sacra, dalla leggenda alla storia moderna, il tutto tra poesie e canzoni, condite dalle sue battute dissacranti e salaci…
Tutto questo per far riflettere su quanto grande sia stata e sia Firenze e “quanto Firenze e la Toscana nello scorrere della loro storia siano state nel cuore di tanti poeti, musicisti, cantanti, attori, anonimi popolari o uomini di cultura, toscani o meno, e affidare così alla tradizione una vera antologia della canzone toscana, e in particolare fiorentina”
Due ore senza un attimo di sosta tra canzoni, poesie e racconti …tutti ad ascoltare ma anche a canticchiare sottovoce insieme a lui perché quale fiorentino non conosce a memoria le canzoni di Marasco? Non è possibile citarle tutte, ma non posso non citare la sempre attesissima “Alluvione”, e il “Baco Gigi” e “la Wanda”, “Firenze sogna”, “L’è un po’ bruttina” e “La capannuccia”, per finire con “Firenze bottegaia”, così commovente e attuale ancora oggi!
E voglio ricordare anche uno splendido madrigale del 500, veramente prezioso!
Marasco si dà completamente al suo pubblico e così tra risate, applausi forti e convinti, c’è stato anche uno spazietto veramente inaspettato che ha messo ancora più in luce la bravura di Marasco e dei suoi collaboratori – presi alla sprovvista da musiche che non erano nel loro repertorio.
A una richiesta, per altro un po’ strana, di una signora, sulla storia della ribollita, Marasco chiede di dove sia e poi – saputo che veniva da Napoli – improvvisa due splendide canzoni napoletane per poi riprendere il filo del racconto…..
Applausi alla fine, e tante richieste di bis che alla fine non può esimersi – nonostante la stanchezza – dal tornare ma, per “stupire” il pubblico (e creare ancora un po’ di difficoltà ai musicisti) intona un canto che forse solo persone un po’ avanti con l’età come me poteva conoscere…..”Bella tu sei qual sole” un dolce canto Mariano…..
Un grazie di vero cuore a questo grande stornellatore che tiene viva la memoria di tanta tradizione fiorentina

Grazieee! per l’attenzione, la competenza e la passione! Onorato di trovarmi in questo “salotto”!
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onorate/i noi di averti qui nel nostro salotto, un musicista come te di così grande professionalità 🙂
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E vedi se non si mischia sempre Firenze con Napoli, anche a livello di canzoni! Sono due splendide città ricchissime di storia, tradizioni, cultura vernacolare, due gioielli preziosi della nostra Italia, che valgono bene spettacoli allegri a riscaldare il cuore in questo freddo inverno!
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