Se Steve Jobs fosse nato a Napoli di Antonio Menna, recensione di Daniela Domenici
Come spiega la seconda di copertina “questo racconto, tanto amaro quanto esilarante, è nato come post sul blog dell’autore e in poche ore ha fatto il giro del mondo prima di diventare un libro…(Antonio Menna) ci svela perché da noi la Apple non sarebbe mai nata. E forse Steve Jobs sarebbe finito a vendere le pezze al mercato…”: già queste poche parole vi danno un’idea dell’originalità di “Se Steve Jobs fosse nato a Napoli” che mi ha coinvolto a tal punto da finire di leggerlo in pochissime ore non solo per l’idea assolutamente deliziosa e originale che ne sta alla base ma anche, e soprattutto (e qui parla la correttrice di bozze ed editor), per la perfetta forma narrativa, fluida e senza alcuna delle tipiche “manchevolezze” che, purtroppo, rilevo sia in fase di correzione che, peggio ancora, dopo l’avvenuta pubblicazione.
L’autore è un giornalista della carta stampata ma è anche attivissimo sul web e ha già pubblicato altri due libri, prima di questo, che mi auguro di poter leggere presto.
Prendo in prestito le splendide parole della prefazione di un grande giornalista come Pino Aprile quando dice :”…l’unica differenza tra i due (Steve Jobs e il protagonista di questo libro, Stefano…Lavori!) è che intorno al primo ci sta la California e intorno alla California ci stanno gli Stati Uniti; intorno al secondo ci sta Napoli, e intorno a Napoli l’Italia. A parità di tutto, il successo del primo e la rinuncia del secondo sono dati dall’unica differenza che li rende indistinguibili: le circostanze….le qualità personali sono necessarie ma non sufficienti, perché un uomo è quel che le circostanze gli consentono di essere…”: in sintesi questa è la morale finale di questo libro, ironico e originale, che consiglio vivamente di leggere e concludo con le parole finali del protagonista, Stefano Lavori da Napoli, emulo di Steve Jobs dalla California: “…sono pazzo e affamato. Sono come te. E come la buonanima di Steve Jobs. Come disse? Non perdete tempo a vivere la vita di qualcun altro…”: non perdiamo questo tempo…

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Grazie mille, Daniela. Sono contento che il libro ti sia piaciuto.
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che onore, Antonio, averti qui nel mio salotto…grazie a te per i sorrisi che mi hai regalato col tuo libro…:-)
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Stuzzicante e interessante la trama…. che insieme alla piacevolezza della lingua (e se lo dice Daniela….) lo mette tra “quelli da leggere”!!!
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Se ho ben compreso il contenuto è un libro amarissimo, spiritoso come possono essere i libri che raccontano macchiette napoletane, spesso geniali, ma incomprese e senza un background che possa far scoppiare questi geni in un futuro radioso!
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